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Storia della Ferrari in formula 1 dal 1950 al 1955

 1950: inizia l'avventura del cavallino Rampante in Formula 1 con la Ferrari 125 Nel 1950 con la monoposto 125  la Ferrari esordisce nella massima categoria del Motorsport,  nel GP di Monaco 1950 (saltando invece il GP di Gran Bretagna), centrando il secondo posto con Ascari. L'avventura di questa monoposto poi continuò in realtà con un team privato, partecipando a 3 gare su 6 (Indianapolis era regolarmente disertata da tutti i team non americani), subendo però un dominio incontrastato dell'Alfa Romeo che le vinse tutte quell'anno (tranne Indianapolis appunto a cui non partecipò). Piloti: Alberto Ascari  , Raymond Sommer  , Luigi Villoresi   e Peter Whitehead  Miglior risultato: P2 - Monaco   (Ascari) 1951: la Ferrari si presenta in griglia con la 375 F1, monoposto già collaudata l'anno precedente.  Dopo un inizio di stagione caratterizzato dal dominio Alfa Romeo, in cui in Svizzera, Belgio e Francia la Ferrari andò a podio, in Gran Bretagna arriva la prima vittoria

MINI Cooper Hydroge

Il Gruppo BMW è sempre stato precursore nello sviluppo di nuove tecnologie ed importanti innovazioni nel mondo dell’automobile, sia se si tratti di propulsione termica, sia se si tratti di propulsioni alternative, come quella elettrica, o addirittura quella ad idrogeno. Ed è di quest’ultima, che, il gruppo BMW si concentrò nell’ormai lontano 2001, durante il lancio della nuova MINI. Stiamo parlando di un esemplare molto particolare di MINI, un prototipo, o per meglio dire una One-Off: MINI Cooper Hydrogen. Attraverso un attento studio, il gruppo BMW certificò con estrema coerenza l’efficienza del motore ad idrogeno-endotermico, quindi con a base il classico motore 1.6cc aspirato da 116 cv, ma con la totale assenza di emissioni CO2. Una soluzione capace non solo di contenere i costi e contribuire concretamente alla salute dell’ambiente circostante, ma anche di offrire una autovettura stilisticamente affascinante e divertente da guidare; caratteristiche irrinunciabili per una vettura com

L'elettrico è solo per i ricchi? Analisi del premium price delle EV

  Transizione definitiva all’elettrico?  Si. Ma solo se sei Zio Paperone!  Sapevi che in media un’automobile elettrica costa circa il 37% in più rispetto allo stesso modello in versione termica?  Abbiamo analizzato alcune vetture appartenenti a segmenti diversi e abbiamo confrontato il prezzo delle EV con quello delle versioni endotermiche e il dato emerso è proprio questo. Abbiamo inoltre notato un fenomeno interessante, che sembra valere universalmente: più il prezzo di listino di un’auto è alto, meno è consistente il premium price che bisogna sborsare per acquistare lo stesso veicolo in versione elettrica e viceversa: esiste cioè una correlazione inversa tra prezzo di listino e differenziale per l’acquisto dell’auto in versione EV.  Ad esempio il listino della Peugeot 208 (utilitaria di segmento B) parte da 20.120€, ma la 208-e costa ben 36.430€ (+81%); la BMW Serie 4 Gran Coupè invece (vettura di segmento D) parte da 58.650€ per la versione a benzina meno potente, ma se la si vuole