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500 Abarth elettrica, merita davvero di fregiarsi con lo stemma dello scorpione?

 Il 22 Novembre del 2022 L'Abarth elettrica è stata presentata al pubblico tra le varie critiche e tra le tante aspettative. Il progetto è frutto delle scelte dettate più che dagli appassionati, dalle scelte politiche ambientali più o meno giuste. Non sono qui per parlare di questo, ma è evidente come molte persone non siano contente dell'imposizione delle vetture elettriche sul mercato. Lasciando stare questo, i marchi automobilisti devono necessariamente cambiare rotta investendo sulla trazione elettrica, per rimanere competitivi sul mercato, e dunque Abarth non è né la prima e non sarà sicuramente  l'ultima a cambiare veste totalmente, almeno da come la conosciamo. Sono una persona molto onesta, e non vado a criticare la vettura in sé, perché penso che sia un progetto valido, moderno e al passo con i tempi.  Quello che mi domando però è: merita davvero di chiamarsi Abarth? rispecchia l'essenza di Abarth? Io credo proprio di no, anzi credo proprio che sia un imposizio

Mazda MX 5 la spider più venduta al mondo

  Era il lontano 1989, quando Mazda, lanciò per la prima volta al salone di Chicago la MX 5, vettura eterna dalle linee pulite che si rifanno al passato glorioso di marchi e vetture  Europee prestigiose quali la Lotus Elan e l'Alfa Romeo Giulietta sprint.  Da allora la piccola spider Giapponese è sempre presente sul mercato, articolandosi essenzialmente in 4 serie: Prima serie: La prima versione di Mx5 denominata Na entrò in produzione nel 1989 dapprima in Giappone per poi essere commercializzata nel resto del mondo. La piccola Nipponica aveva una carrozzeria totalmente in acciaio, un cofano di alluminio e i fari a scomparsa, tratto distintivo e unico, simbolo di quegli anni. Molto leggera e bilanciata offre un'esperienza di guida unica al mondo, nonostante il piccolo 1600 bialbero molto ben proporzionato che eroga 105 cv e inspirato alle vetture gloriose  dell'Alfa Romeo. Seconda serie: La seconda versione di Mx5 denominata NB, entrò in produzione nel 1998. Sostanzialmente

Pneumatici auto la guida definitiva dalle basi ai codici di velocità

  Ci sono dei componenti delle auto fondamentali non solo dal punto di vista funzionale, ma anche e soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Gli pneumatici rientrano in questa categoria indipendentemente dalle marche possiamo così suddividerli: 1) pneumatici estivi:  pensati per essere utilizzati nei mesi più caldi, hanno meno lavorazioni del battistrada rispetto a quelle invernali posti longitudinalmente per garantire un punto di fuga dell'acqua in caso di pioggia e riducendo al minimo il fenomeno dell'acquaplaning. 2) pneumatici quattro stagioni: gli pneumatici quattro stagioni offrono un buon compromesso per l'utilizzo sia sul bagnato che su ghiaccio, ma anche su strade dove l'asfalto raggiunge temperature elevate. Si riconoscono per via del simbolo 3MPSF e della sigla M+S che riconosce l'omologazione degli pneumatici su neve e ghiaccio. Sono dunque una via di mezzo tra quelli invernali ed estivi. 3) pneumatici invernali:   hanno una lavorazione del battis

L'alfa Romeo Mito si veste Maserati

Il 2008 è l'anno di Alfa Mito, la piccola della casa del biscione entra nel mercato riscuotendo moltissimo successo in mezza Europa. La sua sportività dovuta anche alle linee che riprendono l'Alfa 8c, le sue forme aereodinamiche, le caratteristiche tecniche hanno sicuramente aiutato la piccola di Mirafiori a imporsi, oltre che al sistema DNA montato per la prima volta in assoluto su una vettura di tale segmento. Per non parlare poi delle versione quadrifoglio che con i suoi 170 cavalli riesce a donare alla Mito prestazioni di tutto rispetto per la sua categoria. Oltre ai classici allestimenti di serie però, la piccola Alfa Mito, si è anche vestita Maserati. Si avete sentito bene! infatti nel 2010 la casa del tridente commissionò all'Alfa romeo un lotto di 100 Mito tutte numerate, utilizzate dalla casa Modenese come auto di cortesia. Le Mito for Maserati conserva essenzialmente le caratteristiche di una mito quadrifoglio di serie full optional. Le particolarità riguardano: i

Formula 1 gran premio del Bahrain: Verstappen dominante, Alonzo spettacolare e tanta delusione in casa Ferrari

 Dopo molti mesi di attesa per tutti noi amanti del Motorsport e della formula 1 oggi 5/03/2023 si è svolto il primo gran premio della stagione che ha visto trionfare Il grande Max Verstappen che ha totalizzato i primi 25 punti della stagione seguito dal compagno di scuderia Perez con i rispettivi 18 punti. In terza posizione troviamo un grandissimo Fernando Alonzo che nonostante i suoi 41 anni ha regalato moltissime emozioni nei sorpassi effettuati riuscendo a chiudere in terza posizione e aggiudicandosi i suoi primi 15 punti della stagione. In casa Ferrari Invece molta delusione oggi, e non solo da parte dei tecnici e dei componenti della scuderia, ma anche da parte di tanti tifosi che sicuramente si aspettavano un inizio stagione diverso, con Sainz classificato 4 e Leclerc ritirato a meno di 10 giri dalla fine della gara. Classifica completa Gran premio del Bahrain con i rispettivi punteggi conquistati dai piloti. Max Verstappen 25 punti Sergio Perez 18 Fernando Alonso 15 Carlos Sai

Lancia Stratos Reginetta dei Rally

Quando si parla di Rally, non si può non citare Lancia, marchio storico e vittorioso, che nella sua lunga attività sportiva si è aggiudicata ben 11 titoli mondiali costruttori. La regina di cui parleremo oggi è la Lancia Stratos, coupè sportiva nata dalle mani di Marcello Gandini per Bertone. Gli esemplari prodotti della Stratos si attestano intorno ai 492 dal 1973 anno di nascita fino al 1975.  Lunga 3,71 metri, larga 1,75 m ed alta 1,08 m, la Stratos aveva un passo di soli 2,16 metri ed un peso contenutissimo: 980 chilogrammi.  Il motore ed il cambio che equipaggiano la Stratos sono quelli della Ferrari Dino 246, mentre il prototipo Stratos Zero adottava il V4 della Lancia Fulvia.  Il 6 cilindri della Dino da 2.4 litri eroga 190 cavalli e permette alla Lancia Stratos di toccare i 230 km/h di velocità massima. L’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in appena 5 secondi e la trazione è posteriore, con motore centrale e schema delle sospensioni con geometria a quadrilatero all’anter

Una MINI-Rolls Royce

Al salone di Shangai del 2011, tra le tante novità presentate da ogni casa automobilistica, spicca su tutte  l’affascinante collaborazione tra due dei più prestigiosi ed importanti marchi al mondo: Mini e Rolls-Royce. Il progetto, che lega i due brand, interamente di natura British, prevede l’allestimento interno della  Mini R56 da parte dei migliori artigiani specializzati di casa Rolls-Royce. Ecco che, dallo storico stabilimento di Goodwood (sede principale della Rolls-Royce) nasce l’esclusiva  Mini Inspired by Goodwood! Naturalmente si tratta di una edizione limitata, infatti solamente 1000 furono i fortunati clienti a poter  permettersi di custodire in garage questo gioiellino. Ora però, andiamo a spiegare effettivamente di ciò che si tratta: Nonostante possa sembrare una normale Mini (di colore nero) guardandola esternamente (ed in modo  superficiale), i più attenti esperti, potranno notare che già per quanto riguarda la colorazione della  carrozzeria, si è ben pensato di utilizza

Lamborghini Murcielago vettura sportiva della casa del Toro

  La Lamborghini Murciélago è una vettura prodotta dalla fabbrica italiana del Toro che vide la luce nel 2002  per sostituire la  leggendaria Diablo. È stata progettata da Luc Donckerwolke ed è stata introdotta nel 2002 in sostituzione della Diablo.  Nel 2010 viene prodotta l'ultima Lamborghini Murciélago, la numero 4.099 per essere sostituita dalla Aventador.  Si tratta dell’ultima vettura che monta il motore Bizzarrini V12. Il 2009 ha visto l'esordio ufficiale di una nuova versione della Murciélago, che prende il nome di Murciélago LP 670-4 SV. I dati tecnici più importanti sono la riduzione del peso, mediante il largo uso di fibra di carbonio, alcantara e altri materiali leggeri, arrivando a togliere 100 kg con una massa di 1 565 kg contro i  1 665 kg della LP 640-4 da cui deriva. Il motore V12 ora eroga 670 CV e 660 Nm di coppia massima (da cui la rettifica nel nome della vettura 670), ma la trazione resta integrale (da cui il "4" nel nome) e la rimanente sigla &q

Il Giaguaro torna a ruggire

Jaguar, dopo una profonda crisi economico-societaria vissuta dalla fine degli anni ’90 fino ai primi anni del nuovo millennio, nel 2007, torna prepotentemente sul mercato delle berline di lusso con la nuova XF.  L’obbiettivo è quello di riappropriarsi di un segmento da ormai troppo tempo sotto l’egemonia tedesca con le varie BMW Serie 5 e Mercedes Classe E.  Così si decise di iniziare la produzione e l’assemblaggio nello stabilimento di Castle Bromwich (Birmingham), nella Contea di West Midlands.  Ma l’eco stridente delle critiche quasi ne compromise la validità, in quanto i puristi del marchio di Coventry, evidenziarono l’esagerato distacco stilistico dagli stilemi Made in UK… accusando la Casa inglese, di prediligere uno stile decisamente più standardizzato e troppo vicino alle sue competitor.  Cosa effettivamente vera che, però, non influì più di tanto, in quanto, la XF conservò i connotati (tecnici) più importanti, ovvero la trazione posteriore e il motore longitudinale.  Per quant

Alfa Romeo 155 Regina del campionato DTM e incubo degli avversari

 L'alfa Romeo 155 DTM è una vettura da competizione progettata per competere nel campionato DTM dove si distinse per qualità tecnica e risultati sul campo.  Venne realizzata sulla base della famosa 155 modificando e migliorando nel complesso la vettura per renderla competitiva e per rispettare le norme del regolamento FIA dell'epoca. Il telaio della 155 è costituito da tralicci tubolari di acciaio che consentono una notevole rigidità, e una bassa torsione soprattutto in curva. Il V6 "Busso" da 2,5, litri di cilindrata, montato in posizione anteriore longitudinale, passò nel corso delle stagioni dai 420 CV del 1993 ai finali 490 del 1995-1996, erogati tra gli 11.500 e gli 11.800 giri/min e con un regime massimo di rotazione di 12.000 giri al minuto ( limite massimo consentito dal regolamento); la coppia massima arrivò al valore di 32,4kgm. Il monoblocco e le testate, realizzate dalla Cosworth, erano di sofisticate leghe di alluminio microfuso, 24 valvole a richiamo pne

Supercar che lasceranno il mercato nel 2023

  Si sa, il mondo delle automobili, da sempre, è stato oggetto di novità, addii, attese  e  delusioni. Proprio di delusioni parliamo oggi, infatti capiremo quali sono le auto che non saranno più in produzione in questo nuovo anno. La premessa che voglio fare però riguarda, le scelte politiche che riguardano l'auto-motive e  che spingono le case automobilistiche ad "adeguarsi"  molto spesso ad obiettivi e scelte non volute ma imposte, senza tenere in considerazione l'aspetto tecnico delle cose e il reale impatto delle scelte. 1) Lamborghini Aventador     Essa infatti non verrà più prodotta almeno per come la conosciamo oggi  Infatti la casa del toro ha annunciato che avrà una gamma totalmente ibrida entro il 2024. Il poderoso V 12 andrà in pensione sostituito dal V12 ibrido plug-in 2) Maserati Ghibli  La casa del tridente abbandonerà la produzione della ghibli e presto anche della quattroporte a favore dei Suv e di auto più "sportive", abbandonando definitiv

Aston Martin One-77

Prodotta in soli 77 esemplari, l’Aston Martin One-77 è una delle super car più ambite dai collezionisti di tutto il mondo, nonché una delle Aston più esclusive di sempre. La casa Britannica presentò la vettura al Salone di Parigi del 2008.  Si tratta di una coupé realizzata dal designer inglese ‘acquistato’ dalla Rolls-Royce (con la quale realizzò la mitica Phantom) Marek Reichman, il quale già precedentemente (e successivamente) ebbe il merito di sviluppare gran parte della gamma Aston Martin (DBS V12, V8 Vantage, Vulcan, DB10, DB11, Valkyre, CC100); con una breve parentesi in Land Rover (disegnò la Range Rover MkIII). Reichman propose una linea apparentemente molto aggressiva, rispettando gli stilemi tipicamente Aston, ma in realtà la vera caratteristica della One-77, fu la sua silhouette affusolata e un senso di gradevole compattezza. Come già detto, la One-77 è tutt’ora una delle Aston più esclusive della storia, ciò è ulteriormente dimostrato dal fatto che i massimi dirigenti Asto