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Automotive in crisi cosa sta succedendo e quando finirà tutto questo?

È sotto gli occhi di tutti oramai la profonda crisi che il settore dell'automotive sta attraversando, molte riviste, giornali e telegiornali ne hanno parlato, ne parlano e ne parleranno. Oltre ai mass media anche l'esperienza comune ci fa capire che il settore automobilistico è in crisi, si capisce infatti dai prezzi esorbitanti e  dalla scarsa disponibilità di auto. Qualche mese fa infatti sono andato ad informarmi per l'acquisto di un'auto nuova, e oltre ai prezzi esorbitanti per una comune utilitaria i vari commercianti mi hanno detto che le vetture non potevano essere in pronta consegna, ma che si doveva aspettare da un paio di  mesi fino ad aprile dell'anno nuovo in certi casi ! Che cosa sta succedendo allora? da cosa è dovuta questa crisi? per capire meglio dobbiamo andare indietro nel tempo perché i problemi di cui soffre l'automotive non sono arrivati tutti in un colpo, ma sono arrivati in piccole batoste devastanti. - La prima della quale la crisi, che

Ferrari 250 GTO Icona automobilistica italiana

 Correva l'anno 1960 quando a Enzo Ferrari venne l'idea della  250 GTO, auto concepita e progettata per un solo motivo correre. La Ferrari 250 GTO deriva dalla Ferrari 250 GT passo corto,  il motore venne  arretrato e si modificarono sospensioni e carrozzeria. La vettura si presenta piccola e compatta, con un peso relativamente basso circa 800 kg a secco, un telaio totalmente tubolare e  il motore un V12 3000 di cilindrata da 300 cv, che consente prestazioni di tutto rispetto, in grado di competere con la rivale del tempo, la Jaguar E-Type. I primi prototipi vennero allestiti in pochissimo tempo, le differenze principali con le vettura poi definitiva  sono:  lo spoiler posteriore non presente e la lubrificazione a carter secco,  che si ritrova anche nelle prime vetture, poi sostituito a causa del pescaggio a vuoto della pompa dell'olio, causato dallo spostamento di quest'ultimo  da una parte all'altra dalla coppa della testata. Il primo prototipo viene testato a Mon

HARLEY DAVIDSON WLA

                     Si fa presto a dire che i modelli più iconici prodotti da una delle case più famose del mondo, la Harley Davidson Motor Company, siano la Road Glide, la Street Glide, Sportster e Softail varie ma la realtà è che la casa di Milwaukee produce moto da più di un secolo e i modelli che hanno fatto la storia, quella vera, sono altri ma per conoscerli dobbiamo tornare indietro alla fine degli anni 30, parleremo di una moto in particolare che darà i natali ad una parte della cultura motociclistica senza tempo.  Nel 1938 la guerra era oramai alle porte, già esplosa in Asia e con le ambizioni di Hitler in Europa, da qui il paese a stelle e strisce iniziò i preparativi bellici e ovviamente i mezzi erano parte fondante dell’arsenale militare.  Mentre GMC e Ford si occupavano dei mezzi a quattro ruote la Harley-Davidson aveva il compito di costruire una moto pronta alla guerra, da qui nacque la WLA “Liberator”.  IL nome WLA era un semplice codice in cui la “W” indicava la famig

Fotogallery auto scelte da voi !

  Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con me le loro auto preferite, e ringrazio di vero cuore Federico, che oltre ad aver condiviso la sua passione con me per le auto, mi ha raccontato la storia automobilistica della sua famiglia e ha condiviso con me le foto della Porsche 911 targa del 1980.

Quadrifoglio verde, portafortuna della casa del biscione

Quando si parla di vetture sportive Alfa Romeo, non si può non associare il quadrifoglio, da sempre simbolo di sportività, prestazioni e molto spesso associato come una sorta di amuleto portafortuna. La prima apparizione di questo simbolo avvenne in occasione della Targa Florio, una delle più antiche sfide automobilistiche nel 1923. Ugo Sivocci  pilota dell'epoca dipinse il quadrifoglio collocato all'interno di un quadrato bianco  sulla sua vettura:  L'Alfa Romeo P1. Sivocci era una pilota scaramantico, considerato infatti l'eterno secondo a causa del grande Antonio Ascari compagno di scuderia.  L'elemento curioso è che sul finire  della gara, della Targa Florio (1923),  il motore di Ascari si spense, ma nonostante i meccanici riuscirono a farlo ripartire, Ascari subì una squalifica perchè li aveva caricati con sé   e aveva tagliato il traguardo con loro a bordo. Ecco così che Ugo Sivocci da eterno secondo vinse la gara e si classificò primo. Qualche mese dopo però

Foto Gallery Porsche