Universo Motori

  Mi chiamo f1_red_engine_, e da anni gestisco una pagina Instagram dedicata agli appassionati di formula 1, dove trovate un pò di tutto. Oggi, con grande piacere, vorrei concentrarmi su qualcos’altro al di fuori della F1, pur rimanendo sempre nel tema delle quattro ruote. Ci soffermeremo sull’analizzare la nuova arrivata in casa Alfa Romeo. Stiamo parlando dell’Alfa Romeo Junior. Il suo mix tra auto sportiva e futuristica la rendono accattivante e unica nel suo genere. Con una lunghezza di 417 cm, accompagnata dalle sue forme sinuose, la Junior è la più piccola delle crossover dell’Alfa Romeo. La si può trovare in versione mild hybrid o elettrica. La versione ibrida da 136 CV monta un motore 1.2 turbo a tre cilindri con il cambio a doppia frizione. Il modello elettrico invece arriva fino a 156 CV. La stessa casa automobilistica afferma che presto arriverà la versione “Veloce” da 240 CV,sempre full electric. L’abitacolo interno è spazioso. Però a causa delle bombature della macchina e

Nel lontano 1967 dalle sapienti mani di Francesco scaglione nasce la 33 stradale fuoriserie Alfa Romeo concepita in soli 18 esemplari dal valore economico e storico inestimabile, musa ispiratrice della 8c e 4c e prima vettura in assoluto ad avere le portiere ad ala di farfalla. Oggi come allora celebriamo il mito di vetture che solo noi Italiani sappiamo fare, frutto di menti geniali, storia, cultura automobilistica e doti innate che abbiamo nel DNA. La nuova 33 stradale riprende le forme eterne che vengono dal passato riuscendo a creare un perfetto connubio con il presente e con il futuro. Il motore deriva dalla MC-20  capolavoro della Maserati, che con il suo V6 da 620 cv è in grado di saper emozionare milioni di appassionati da tutto il mondo. Oltre alla versione termica vi è anche una versione totalmente elettrica capace di erogare oltre i 700 cv. Il numero di esemplari prodotti è legato al nome, saranno infatti solo 33 tutti tra l'altro sold-out con prezzi da capogiro intorno

Quando si parla di vetture sportive Alfa Romeo, non si può non associare il quadrifoglio, da sempre simbolo di sportività, prestazioni e molto spesso associato come una sorta di amuleto portafortuna. La prima apparizione di questo simbolo avvenne in occasione della Targa Florio, una delle più antiche sfide automobilistiche nel 1923. Ugo Sivocci  pilota dell'epoca dipinse il quadrifoglio collocato all'interno di un quadrato bianco  sulla sua vettura:  L'Alfa Romeo P1. Sivocci era una pilota scaramantico, considerato infatti l'eterno secondo a causa del grande Antonio Ascari compagno di scuderia.  L'elemento curioso è che sul finire  della gara, della Targa Florio (1923),  il motore di Ascari si spense, ma nonostante i meccanici riuscirono a farlo ripartire, Ascari subì una squalifica perchè li aveva caricati con sé   e aveva tagliato il traguardo con loro a bordo. Ecco così che Ugo Sivocci da eterno secondo vinse la gara e si classificò primo. Qualche mese dopo però