Passa ai contenuti principali

GP Arabia Saudita 2025, le qualifiche



Nella sera di Jeddah sembrava tutto scritto: monologo McLaren e gli altri ad inseguire: così è sembrato infatti almeno fino al Q3 con una Red Bull insidiosa e una Ferrari ad arrancare. 

Ecco che però il circuito cittadino ha una caratteristica ed è quella dell'imprevedibilità del risultato. E infatti quando meno te lo aspetti arriva il colpo di scena: a inizio Q3 Lando Norris sbaglia in modo clamoroso e il potenziale poleman della serata pianta nel muro la sua McLaren. Batosta clamorosa per chi a livello mentale già non è al top della stabilità. 

Dalle stelle alle stalle, McLaren da una potenziale prima fila completa, arriva a perdere pure la pole position con Max Verstappen che beffa di un nulla Oscar Piastri! Dai venerdì disastroso infatti Red Bull ancora una volta ribalta il weekend mostrando una grande competitività accuita poi dallo stesso Max.

In seconda fila poi George Russell, di poco staccato dal tandem di testa e Charles Leclerc che ha dato il massimo con una SF-25 che in modo deludente non ha mai brillato, ritrovandosi dunque a sandwich tra le Mercedes.

Bene Antonelli subito dietro, ma clamoroso lo è Carlos Sainz, 6° con la sua Williams davanti a Lewis Hamilton, ancora in netta difficoltà con la sua Ferrari. Il 7 volte campione del mondo costretto dunque a partire al fianco di Yuki Tsunoda. 

Conquista ma Q3 in modo incredibile anche Pierre Gasly che partirà in P9 davanti (forse) a Lando Norris che spera che la sua macchina abbia retto il colpo.

Appena fuori dalla Q3 poi Alex Albon, a dimostrazione di una Williams veramente competitiva qui. Con lui partirà un buon Liam Lawson, finalmente più veloce di Isack Hadjar, che partirà esattamente dietro al compagno neozelandese. A sandwich Fernando Alonso, che torna a reggere sulle sue spalle la Aston Martin, raggiungendo almeno lui la top 15. Stesso discorso per Oliver Bearman, che riesce a strappare l'ultimo biglietto per la top 15 disponibile, battendo di un nulla Lance Stroll e Jack Doohan, ancora una volta incolori nel confronto interno. 

Disastro Stake, con Nico Hulkenberg 18° e Gabriel Bortoleto ultimo, andato in testacoda nell'ultimo tentativo della Q1. Male anche Esteban Ocon a sandwich.


Ecco la griglia di partenza completa:











Link: https://www.instagram.com/p/DIqOxfWoew_/?igsh=N2FvbXY0MTlnc2Jr

Commenti

Post popolari in questo blog

Mini Paceman ....Troppo avanti per essere capita

Al salone dell’automobile di Detroit 2011, MINI presenta al grande pubblico una curiosa e stravagante concept car: la Mini Paceman, disegnata dal designer Gert Hildebrand. Trattasi di una 3-Door compatta Crossover SUV costruita sulla base della Mini Countryman (R60), infatti il suo nome in codice era R61, evidenziandone così, quella che poteva essere a tutti gli effetti considerata una sorta di ‘evoluzione della specie’. La produzione della Paceman ha inizio l’anno successivo, nel 2012, non nello storico stabilimento inglese di Oxford come il resto dell’intera gamma MINI, ma a Graz, in Austria, nella medesima catena di montaggio per l’appunto della Countryman. L’accoglienza del pubblico non fu delle migliori, probabilmente perché un progetto così sperimentale e per certi versi ‘bizzarro’, colse alla sprovvista gran parte della gente. Di fatti però, altre prestigiose case automobilistiche seguirono il trend. Ricordiamo per esempio la Range Rover Evoque ...

L'alfa Romeo Mito si veste Maserati

Il 2008 è l'anno di Alfa Mito, la piccola della casa del biscione entra nel mercato riscuotendo moltissimo successo in mezza Europa. La sua sportività dovuta anche alle linee che riprendono l'Alfa 8c, le sue forme aereodinamiche, le caratteristiche tecniche hanno sicuramente aiutato la piccola di Mirafiori a imporsi, oltre che al sistema DNA montato per la prima volta in assoluto su una vettura di tale segmento. Per non parlare poi delle versione quadrifoglio che con i suoi 170 cavalli riesce a donare alla Mito prestazioni di tutto rispetto per la sua categoria. Oltre ai classici allestimenti di serie però, la piccola Alfa Mito, si è anche vestita Maserati. Si avete sentito bene! infatti nel 2010 la casa del tridente commissionò all'Alfa romeo un lotto di 100 Mito tutte numerate, utilizzate dalla casa Modenese come auto di cortesia. Le Mito for Maserati conserva essenzialmente le caratteristiche di una mito quadrifoglio di serie full optional. Le particolarità riguardano: i...

Enzo Ferrari e le sue Mini Cooper, quando le leggende si incontrano

Il legame tra il mondo Mini e l’Italia è storico.  Come non ricordare la gloriosa Innocenti Mini ? Prodotta dalla casa italiana sotto licenza della  British Motor Corporation (BMC) in circa 350.000 esemplari!  Oppure la collaborazione (seppur fallimentare) nel 1966 tra la Cooper Car Company (la scuderia di F1 fondata da Charles Cooper e suo figlio John, campione del mondo nel 1959 e nel 1960) e la Maserati. Vedasi anche la straordinaria pellicola Un colpo all’italiana diretta da Peter Collinson (1969) con  protagonista il leggendario Michael Caine, girata per le strade di Torino, nella quale un gruppo  di ladri inglesi organizza una rapina ai danni di un convoglio che trasporta i ricavi della FIAT ,  sfrecciando per le vie della città a bordo di tre Mini Cooper. Successivamente ricorderemo l’ottimo remake del 2003 diretto dal regista statunitense  Gary Grey: The Italian Job , girato a Venezia, con un super cast composto da ...