Continua la rubrica dei team dimenticati: oggi tocca alla March.
La March venne fondata nel 1969 a Bicester da un gruppo di appassionati di auto da corse, Max Mosley, Alan Rees, Graham Coaker e Robin Herd, dalle loro iniziali è stato ricavato il nome March.
Dopo un anno in F3, approda in F1 con al volante Chris Amon e Jo Siffer: il neozelandese non ci metterà tanto tempo a conquistare risultati di tutto rilievo, tanto da portare la March motorizzata Ford a conquistare ben 3 podi, 2 secondi posti in Belgio e in Francia e una P3 in Canada, permettendo dunque al team di conquistare il podio iridato.
L'anno successivo March porterà avanti due progetti: una partnership (vincente) con Ford e una (scadente) con Alfa Romeo: i motorizzati Ford continueranno con i bei risultati, centrando la P4 nel costruttori.
Seguirà a ciò un periodo veramente complicato, con rarissimi piazzamenti in zona punti, tra il '74 e il '77, fatta eccezione per la conquista delle prime vittorie: Austria '75 con Vittorio Brambilla e Monza '76 con Ronnie Peterson, unici momenti di luce in questa fase calante del team, tant'è che questo comporterà un primo addio alla F1.
In questo periodo è famosa la sua gara in Spagna nel 1975 caratterizzato dal mezzo punto di Lella Lombardi, ad oggi ancora triste record per una donna in F1.
Tornerà poi tra il 1981 e il 1982 ma questa fase della sua storia sarà veramente fallimentare con 0 punti in bacheca. Tornerà ancora tra il 1987 e il 1989, a nuova vita, specialmente nel biennio '88-'89 con il motore Judd: qui tornerà a conquistare diversi podi nell'88, salvo poi però tornare a collezionare zeri nell'anno successivo dopo la P3 di Gugelmin in Brasile. Questo comporterà l'addio ufficiale del team alla F1.
La March poi comparirà senza successo nel 1992 in mano a dei privati. Nel 2010 tenterà il gran ritorno con una richiesta poi però bocciata alla FIA.
Link: https://www.instagram.com/p/DGbhzKSoVH9/?igsh=aGZqY2hya2NqNG55
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