1961: per il primo anno la Ferrari schiera una monoposto con motore posteriore mettendosi sulla scia tecnica dei team inglesi. La nuova monoposto è derivata dalla F2 dell’anno prima, di cui conserva tutte le caratteristiche salvo il nuovo motore con l’angolo di 120° tra le due file di cilindri e non più duello di 65° della serie Dino. Questa soluzione consente di abbassare il baricentro migliorando la stabilità. Anche l’aspetto della vettura è cambiato, grazie al muso affusolato e dotato di due prese d’aria inclinate. Con qualche modifica la stessa vettura viene impiegata nel 1962 ma con risultati più modesti. In questa stagione la Ferrari mette da parte le fatiche del 1960 centrando subito un doppio podio a Monaco con Phil Hill e Richie Ginther subito dietro a Stirling Moss a bordo della Lotus-Climax. Già nella gara successiva la Ferrari dimostrò che quest'anno ci sarebbe stata centrando una doppietta in Olanda con Von Trips che vince davanti a Phil Hill e ripetendola anche in B
“Sono i sogni a far vivere l’uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo”. Enzo Ferrari