L’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’indagine per violazione delle norme del Codice del Consumo, verso la casa automobilistica Italo-Cinese DR Automobiles. L’accusa è quella di aver fornito ai propri clienti informazioni fuorvianti circa il luogo di produzione dei veicoli, spacciandoli per italiani quando invece si tratta di automobili di importazione cinese. Ma facciamo un passo indietro… Il gruppo DR Automobiles nasce nel 2006 a Macchia D’Isernia, da un’idea dell’imprenditore ed ex pilota automobilistico Massimo di Risio. L’attività commerciale dell’azienda consiste nell’importazione di automobili finite dalla Cina che vengono poi ritoccate e rivendute in Italia con i marchi Dr, Evo, Sportequipe e ICKX. Ma se è quindi risaputo che sotto la carrozzeria si tratta di auto di origini orientali, cosa ha spinto l’Antitrust a indagare sull’attività del gruppo? Abbiamo cercato di analizzare la strategia comunicativa di DR Automobiles e abbiamo notato che l’
“Sono i sogni a far vivere l’uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo”. Enzo Ferrari