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Fiat 126 Super utilitaria Italiana






Correva l'anno 1968 quando la prima Concept Car della 126 venne presentata al salone di Torino, realizzata da Pio Manzù, per poi prender vita ed entrare in produzione nel 1972.

La 126 rappresentò per l'epoca una vettura in grado di soddisfare svariate esigenze, dall'uso in città grazie alle sue dimensioni modeste e alla sua manovrabilità, fino all'utilizzo come piccolo muletto nelle campagne, in grado di caricare l'impossibile.

La categoria a cui appartiene è quello delle Super utilitarie, segmento concepito da noi Italiani, per poi diffondersi ovunque nel mondo e in ogni epoca.

Le super utilitarie sono quelle vetture con ridotti ingombri, adatte per gli spostamenti in città senza fronzoli, adattandosi perfettamente ai ridotti spazi di parcheggio per esempio o alle viuzze piccole che un tempo più di oggi erano presenti sul  nostro territorio.

Parlando di caratteristiche tecniche possiamo dire che le dimensioni erano: lunghezza 3107, larghezza 1377,  altezza 1335 e una massa molto modesta di 580-620 kg.




Il numero di vetture prodotte fu di 4.600.000 vetture articolate in diverse serie.

- Dal 1972 al 1977 la prima serie disponeva di  un motore 594 centimetri cubici  da 23 cavalli che copriva una velocità massima di 106 km/h raffreddato ad aria.

- Dal 1977 al 1987 la seconda serie  un 652 centimetri cubici da 24 cavalli e velocità massima di 110 km/h. una delle principali differenze con la serie precedente erano i fanali anteriori che comprendevano luci di posizione, nonché finiture complessivamente migliori.

- Dal 1973 inoltre venne prodotta anche in Polonia.  

Ricordiamo in particolare che nel nel 1979 la produzione Italiana venne bloccata e continuò esclusivamente in Polonia ad eccezione di   Termini Imerese dove vennero prodotte le 126 per il mercato Inglese, con tettuccio apribile, molto apprezzate allora.

- 126 bis dal 1986 fino alla fine nel 1991, presentava un motore 700 di cilindrata con circa 26 cavalli, e con diverse novità tra cui il motore raffreddato non più ad aria ma ad acqua, la marmitta catalitica e 

l' iniezione elettronica.


Non mancarono anche delle versioni speciali come la 126 moretti, ma ancora più celebre la 126 cavalletta facente parte della categoria delle spiaggine ossia quelle vetture multiuso destinate ad un pubblico facoltoso che le utilizzava principalmente in estate per spostarsi nelle località balneari.






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