Passa ai contenuti principali

Porsche 911 Icona dell'automobilismo mondiale









Era il lontano 1963, quando venne al mondo la 911, un'auto iconica, che ancora oggi riesce a stupirci e ad emozionarci.

Il progetto fu curato e studiato da Ferry Porsche il fondatore dell'omonima  casa automobilistica, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto tecnico, mentre per quanto riguarda lo stile, il compito venne affidato al figlio Ferdinand Alexander Porsche.

La 911 sostituì la Porsche 356 che sentiva il peso degli anni soprattutto per quanto riguarda la meccanica.

l'avvio non fu dei migliori a causa dell'alto prezzo, nonostante Porsche adottò la produzione in serie di tale vettura, al fine di avere un prezzo più concorrenziale rispetto ad altre case, in particolare quelle Italiane.

 Un aneddoto da ricordare riguarda soprattutto il nome che inizialmente non era 911 ma 901 che fu assegnato alla 911 e fu subito cambiato a causa di diatribe  con Peugeot riguardanti lo zero centrale che assegnava a quest'ultima i diritti di denominazione dei mercati chiave.

Dopo un pò di storia andiamo a parlare dei modelli dal 1963 al  2005 quelli che definisco Le "classiche" !


-  Porsche 901: (1963/1964)


 Erede della 356, vennero prodotti circa 80  esemplari, nel 1964 il nome 901 tramutò in 911



 - Prima serie di 911 ( 1964/1973)

Aveva un motore boxer da due litri e 130 cv di potenza.

successivamente aggiornato in seguito alla produzione di nuove serie di 911 come la 911 S prodotta a partire dal 1967 con un aumento di potenza prima a 160 cv poi a 190 cv.

Un 'altra serie da considerare è sicuramente la 911E

in cui il motore diventa un 2200 di cilindrata.





- Porsche 911 ( 1974-1977 / 1984-1989)

Nel 1974 si assiste a una rielaborazione della carrozzeria, le novità più rilevanti riguardano i paraurti alti con i soffietti neri, la rielaborazione dei fanali posteriori e la scritta Porsche nera o rossa a seconda dell'anno.
Per quanto riguarda i motori, la versione base aveva un 2,7 L boxer da 150 cv, successivamente portati a 165, mentre nella versione 911 S abbiamo un boxer da 2,7 che eroga 175 cv.

- Nel  1974 - 1975  il motore viene portato a a 200 cavalli mantenendo il 2,7 L

- Negli anni che vanno dal 1975 al 1977 la cilindrata arriva a 3,0 L con 200 cv

- Dal 1984 al 1989 abbiamo un motore da 3,2 L con potenza da 207 cv a 231cv .











- Porsche 911 turbo (1975 - 1989)

Nel 1975 oltre alle versioni precedentemente illustrate, Porsche sovralimenta il motore ottenendo potenze straordinarie:

- dal 1975 al 1977 abbiamo un 3,0 L da 260 cavalli 
- dal 1978 al 1989 abbiamo un 3,3 L da 300 cavalli




- Porsche 911 Carrera e Carrera 4 ( 1999- 2005) 

La Porsche 911 Carrera conosciuta come generation 996, montava un motore boxer da 6 cilindri da 300 cv.
 Questa versione non fu particolarmente amata dai puristi Porsche, a causa dei fari anteriori che erano identici alla Porsche boxer, considerata dai 
puristi la Porsche dei "poveri".
la versione Carrera 4  si caratterizza per la trazione integrale aggiunta nel 1999, per il resto è uguale alla 911 appena citata.

















- Porsche 911 turbo (2001/2005)

 La caratteristica che accompagna Porsche in questo periodo è il motore biturbo, in grado di erogare 420 cv.
Per quanto riguarda la trazione invece, è  integrale di serie.
Nel 2005 troviamo un ulteriore potenziamento al motore che arriva a erogare 450 cv e una velocità massima di 305 km/h.













Commenti

Post popolari in questo blog

Mini Paceman ....Troppo avanti per essere capita

Al salone dell’automobile di Detroit 2011, MINI presenta al grande pubblico una curiosa e stravagante concept car: la Mini Paceman, disegnata dal designer Gert Hildebrand. Trattasi di una 3-Door compatta Crossover SUV costruita sulla base della Mini Countryman (R60), infatti il suo nome in codice era R61, evidenziandone così, quella che poteva essere a tutti gli effetti considerata una sorta di ‘evoluzione della specie’. La produzione della Paceman ha inizio l’anno successivo, nel 2012, non nello storico stabilimento inglese di Oxford come il resto dell’intera gamma MINI, ma a Graz, in Austria, nella medesima catena di montaggio per l’appunto della Countryman. L’accoglienza del pubblico non fu delle migliori, probabilmente perché un progetto così sperimentale e per certi versi ‘bizzarro’, colse alla sprovvista gran parte della gente. Di fatti però, altre prestigiose case automobilistiche seguirono il trend. Ricordiamo per esempio la Range Rover Evoque Coupé, la quale ebbe addirittura u

L'alfa Romeo Mito si veste Maserati

Il 2008 è l'anno di Alfa Mito, la piccola della casa del biscione entra nel mercato riscuotendo moltissimo successo in mezza Europa. La sua sportività dovuta anche alle linee che riprendono l'Alfa 8c, le sue forme aereodinamiche, le caratteristiche tecniche hanno sicuramente aiutato la piccola di Mirafiori a imporsi, oltre che al sistema DNA montato per la prima volta in assoluto su una vettura di tale segmento. Per non parlare poi delle versione quadrifoglio che con i suoi 170 cavalli riesce a donare alla Mito prestazioni di tutto rispetto per la sua categoria. Oltre ai classici allestimenti di serie però, la piccola Alfa Mito, si è anche vestita Maserati. Si avete sentito bene! infatti nel 2010 la casa del tridente commissionò all'Alfa romeo un lotto di 100 Mito tutte numerate, utilizzate dalla casa Modenese come auto di cortesia. Le Mito for Maserati conserva essenzialmente le caratteristiche di una mito quadrifoglio di serie full optional. Le particolarità riguardano: i

Enzo Ferrari e le sue Mini Cooper, quando le leggende si incontrano

Il legame tra il mondo Mini e l’Italia è storico.  Come non ricordare la gloriosa Innocenti Mini ? Prodotta dalla casa italiana sotto licenza della  British Motor Corporation (BMC) in circa 350.000 esemplari!  Oppure la collaborazione (seppur fallimentare) nel 1966 tra la Cooper Car Company (la scuderia di F1 fondata da Charles Cooper e suo figlio John, campione del mondo nel 1959 e nel 1960) e la Maserati. Vedasi anche la straordinaria pellicola Un colpo all’italiana diretta da Peter Collinson (1969) con  protagonista il leggendario Michael Caine, girata per le strade di Torino, nella quale un gruppo  di ladri inglesi organizza una rapina ai danni di un convoglio che trasporta i ricavi della FIAT ,  sfrecciando per le vie della città a bordo di tre Mini Cooper. Successivamente ricorderemo l’ottimo remake del 2003 diretto dal regista statunitense  Gary Grey: The Italian Job , girato a Venezia, con un super cast composto da Mark Wahlberg,  Jason Statham, Donald Sutherland, Edward N